martedì 26 marzo 2013

Quando una relazione finisce


Separarsi da una relazione importante, sia essa matrimonio, convivenza o fidanzamento, è una esperienza molto difficile e dolorosa da affrontare, spesso ci vuole molto tempo, e ciò può determinare il rischio di restare in una fase di stallo, che condiziona la qualità della propria vita.

Non esistono tempi più o meno giusti per separarsi, questi sono soggettivi e spesso sono correlati al vissuto del proprio passato, all’importanza data al rapporto e alla persona amata e alla fase del ciclo vitale che si sta attraversando.


Il passato incide perché la capacità di superare adeguatamente la fine di un amore è legata alle prime separazioni: il modo in cui abbiamo vissuto e superato le prime separazioni infantili, condiziona il modo in cui vengono vissute e superate quelle future. Assumere questa consapevolezza potrebbe aiutare a superare meglio la fine di un amore, e soprattutto a cambiare il copione passato, scegliendo situazioni diverse in un incontro futuro.

L’importanza data al rapporto e alla persona amata, oltre al fatto che ci piace perché soddisfa dei nostri bisogni profondi, dipende anche dalla nostra ricettività verso l’altro e da quanto siamo pronti ad abbandonarci in una esperienza sentimentale. Un chiaro esempio di questo aspetto può essere quello di persone che pur essendosi incontrate più volte in passato, non siano state ricettive l’una verso l’altra e che solo in seguito rincontrandosi riescano a iniziare una storia d’amore: i tempi interni, la coincidenza con i tempi dell’altro e la predisposizione verso l’altro, diventano determinanti per lo sviluppo di una storia tra due individui.
Degna di nota è anche la presenza di messaggi chiari nel lasciarsi. Spesso, infatti, un atteggiamento ambivalente, rende ulteriormente difficile chiudere perché si dà il doppio messaggio: “voglio stare con te, senza stare con te”.

La fase del ciclo vitale attraversata è un altro indice importante che condiziona il modo di reagire alla fine di una storia d’amore. Chiudere un rapporto tra i 20 e 30 anni è più semplice, perché si è ancora aperti rispetto alla vita e alle prospettive future, mentre farlo dopo i 35 anni diventa più difficile, soprattutto per chi vorrebbe crearsi una famiglia, o per chi l’ha creata, il vedere andare in frantumi il progetto di una vita. Dai 50 anni in poi, la caratteristica prevalente è il diverso vissuto tra donne e uomini: mentre per questi ultimi può esser definita una opportunità per sperimentarsi rispetto alla propria virilità, magari con donne più giovani, per le donne che si affacciano alla menopausa, diviene un ulteriore elemento di disagio, che incide sulla propria autostima.

Una volta accettata la separazione, cosa non semplice per via delle numerose resistenze che mettiamo in atto, occorre adottare tutta una serie di strategie che ci permettano di colmare il vuoto lasciato dalla persona amata. Se non lo colmiamo anche solo parzialmente, il ricordo e la mancanza dell’altro potrebbero rafforzarsi.

a) E’ fondamentale mantenere un buona cura di se stessi; questo si può fare curando l’alimentazione, mangiando delle cose che ci piacciono e se sappiamo farlo, cucinando. Inoltre fare del movimento fisico, ci permette di scaricare la tensione accumulata e di mantenere una buona forma fisica. Fare delle cose buone per se, è un modo per coccolarsi, pertanto tutte le cose che hanno a che fare con la cura del corpo sono positive perché generano sensazioni di benessere.

b) E’ importante mantenere ordinato e pulito l’ambiente in cui si vive, buttare delle cose che non servono più e ricordano l’altro, questo ci permette di lasciare spazio al nuovo, ciò può dare una sensazione di novità e freschezza nella propria esistenza.

c) E’ positivo far entrare delle cose nuove nella propria vita, magari dedicarsi a un’attività che ci è sempre piaciuta e non abbiamo avuto possibilità di fare. Liberare le nostre passioni e far emergere la creatività contribuisce a migliorare notevolmente la nostra autostima.

d) Infine, è fondamentale evitare di frequentare e sentire la persona amata, se è possibile. Spesso per soffrire di meno si tende a mantenere una relazione amicale con l’altro, ma questo alla lunga non permette una reale separazione. Occorre creare una chiusura più decisa, così da evitare ulteriori dolori. Per poter riprendere un rapporto amicale con l’altro, e non è detto che sia possibile, occorre del tempo e l’accettazione completa di quanto è successo.

Separarsi è difficile, ma non impossibile. Occorre aver accettato e metabolizzato quanto successo per andare avanti, ma una volta superato questo scoglio ci si riaffaccerà alla vita ricordando con malinconia il dolore dell’amore passato. Chi non riuscisse a superare da solo questa fase, può chiedere aiuto a uno psicoterapeuta che lo accompagnerà e gli fornirà gli strumenti per superare questo difficile momento.


Fonte: dott.ssa Paola Liscia, http://www.psicologi-italia.it/psicologia/problemi-di-coppia/1205/affrontare-una-separazione.html

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